Maria Callas – A Woman, a Voice, a Myth

Grande successo di pubblico e di stampa al Grand Opening Gala della mostra Maria

20 ottobre 2010

Il Gala è stato il primo evento nella nuovissima sede dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, 814 Montgomery Street, una palazzina di quattro piani di mattoni rossi nel cuore del distretto storico della città “ Jachson Square District” a due passi dal Financial District e da North Beach, il quartiere italiano.

La mostra che resterà aperta fino al 12 Novembre è stata presentata dalla Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Amelia Carpenito Antonucci, dal Console Generale d’Italia, Fabrizio Marcelli, e dal Console Generale di Grecia, Ioannis Andreades, ed ha marcato una proficua collaborazione tra le due rappresentanze diplomatiche nella città.

La serata, che ha visto un pubblico di circa 300 ospiti, ha avuto come ospite d’onore il presidente dell’Associazione Maria Callas, Bruno Tosi, che ha collezionato per decenni gli oggetti appartenuti alla Divina.

Il successo della serata è stato il risultato del lavoro indefesso di un Comitato eccezionale di ospiti illustri della città che si sono raccolti intorno all`Istituto per aiutare il decollo della nuova struttura. Tra gli sponsor della serata la Ferrari, Mr. Coffee, Listone Giordano e 7 tra i migliori ristoranti locali e distributori di vini (Perbacco, Farina, C’era una volta, Incanto, Kookary, Villa Italia, Ag Ferrari.)

Ha aperto la serata. il soprano Fenicia Bon Giovanni, venuta per l’occasione da Bologna, accompagnata al pianoforte da Pian Scafe, che ha interpretato alcuni tra i più noti pezzi del repertorio della Callas: “Vissi d’arte, vissi d’amore” dalla Tosca di Giacomo Puccini, ”Casta diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini, e “Sempre Libera” dalla Traviata di Giuseppe Verdi.

Presenti tra il pubblico personalità del mondo della cultura e della finanza della città: i direttori della SF Opera, del SF Perfomances, Sf Jazz Festival, SF Film Society, Museo Italoamericano, Comites. 4 Stazioni televisive (Rai International, Hellenic TV, Examiner TV e Red Carpet TV, Channel 4) e 2 stazioni radiofoniche (Alice e KDFC) hanno intervistato i protagonisti della serata e girato interi servizi.

La bandiera italiana e quella europea sventolavano per la prima volta a Montgomery Street per dare il benvenuto agli ospiti mentre entravano nel palazzo in mattoni rossi che poi hanno visitato i tre piani dell’Istituto, incluso quello dell’Istituto Italiano Scuola, per ammirare i 22 costumi, i gioielli, e le 71 fotografie della mostra.

La presenza di numerosi ospiti, appartenenti a tutte le fasce d’età, in abito da sera in un ambiente reso magico dalla presenza dei gioielli, delle fotografie e degli abiti personali e di quelli indossati nel corso della carriera della Divina, hanno reso questo evento memorabile e inserito l’Istituto di Cultura tra le Istituzioni culturali importanti della città. Il pubblico continua a frequentare i nostri locali anche dopo l’inaugurazione ed a soffermarsi per ore davanti alle foto messe a disposizione dal Parlamento Ellenico ed alle registrazioni video e audio delle interviste e delle arie cantate dalla Callas.

Visto l’enorme successo della mostra, accolta con entusiasmo da un gran numero di visitatori, l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco ha deciso di prorogarne l’apertura fino al giorno del compleanno della Divina, il 2 Dicembre.

Qui di seguito un video della serata apparso su examiner.com
http://www.examiner.com/italian-culture-in-san-francisco/maria-callas-at-sf-institute-of-italian-culture-video
Rita Sanna, Istituto Italiano di Cultura, San Francisco


india

Mitica India

7° Festival Internazionale Dedicato all’Universo India

25 marzo 2010

RESTO INFORMAZIONI SU SEMINARI E WORKSHOP DI: YOGA, AYURVEDA, DANZE – MUSICA – CANTO INDIANI, TRUCCO, CUCINA ECC. SUL SITO:
Dopo il grande successo ed energia riscossi in Grugliasco, Torino, torna in una veste ancora più completa e importante in Toscana e come sempre porta al suo interno:

IL 9° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI YOGA & AYURVEDA “LA SCIENZA DELL’ANIMA”

IL 3° SIMPOSIO DELLA SPIRITUALITÀ “RAGGI DI UN’UNICA LUCE”

L’EVENTO SI TERRÀ IN TOSCANA
Dal 20-25 sarà coinvolta tutta la città di Carrara con eventi

ella piazza principale, parate in costume, yoga-performer che propongono posizioni di yoga acrobatiche, sfilate di moda, assaggi di cibo, conferenze, inclusa una importante rassegna cinematografica indiana che si svolgerà durante tutta la settimana dal 22 al 28 marzo. Si concluderà con un’apoteosi a Marina di Carrara Fiere il 26-27-28, con grandi artisti, personaggi, guru, scienziati, provenienti per l’occasione dall’India senza mancare di coinvolgere anche l’ambiente artistico-culturale europeo.

Questo Festival permetterà di curiosare nella cultura di questo affascinante paese e di entrare in contatto con le sue millenarie tradizioni. Nei padiglioni di Carrara Fiere sarà come fare un viaggio in India: troveremo l’artigianato locale, ci saranno assaggi della gastronomia tipica, in mostra l’arte, si ascolterà la musica tradizionale, si terranno esibizioni di arti marziali e vedremo coreografie delle sette danze indiane; potremo conoscere i trucchi del caratteristico make up, ci saranno dimostrazioni di tattoo realizzati con l’henné e potremo affidarci ai terapisti per provare i massaggi con gli oli essenziali, mentre osserviamo le sfilate di moda di sari antichi e moderni o mentre ci si concede un rilassante rito del tè indiano.

Per i bambini saranno raccontate le misteriose e sognanti favole antiche. Ampio spazio sarà dato alla spiritualità indiana, di cui parleranno scienziati, artisti, filosofi e guru provenienti da tutto il mondo. All’interno del Festival “Mitica India” si svolgerà anche il primo meeting economico “Italia-India” con la partecipazione di esponenti del Governo indiano.
Domenica 28 il Festival si concluderà con il musical “Bollywood Love Story”, una storia di sogni sui ritmi coinvolgenti della Bollywood più di tendenza.


louvre

Il potere e la grazia: i santi patroni d’Europa

A Roma una grande mostra racconta la storia dell’Occidente cristiano

28 ottobre 2009

Tra tavole medioevali e dipinti imponenti, preziosi diademi e codici miniati, i capolavori dell’arte da un lato presentano conversioni e persecuzioni, battesimi e battaglie che hanno congiunto la vicenda dei popoli europei al cristianesimo, e dall’altro dischiudono le porte regali di una ideale iconostasi, confine dove si congiungono fede e bellezza, visibile e invisibile, temporale e spirituale.

Promossa dal Governo italiano, tramite l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, e dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, la mostra, curata da Don Alessio Geretti, nasce dalla collaborazione tra il Comitato di San Floriano – istituzione culturale e religiosa del Friuli Venezia Giulia, che propone annuali mostre d’arte sacra di rilievo nazionale ad Illegio, in Carnia – ed il Polo Museale della città di Roma, ed è organizzata da MondoMostre, protagonista della riuscitissima monografica su Sebastiano del Piombo e delle dieci grandi mostre della Galleria Borghese.

L’Europa è posta sotto la protezione di sei santi patroni, scelti tra i principali protagonisti della sua evangelizzazione, tra primo e secondo millennio dell’era cristiana, emblematici per l’impronta che lasciarono nella storia dei popoli latini, nordici e slavi e per la sintesi di valori culturali e religiosi trasmessi in eredità.

Ogni singolo Stato europeo, peraltro, ha i suoi santi patroni, talora acclamati dalla devozione popolare ed immortalati per le opere di carità di intramontabile valore compiute, talvolta eletti dal potere politico o celebrati da élites di intellettuali ed artisti, o ancora impugnati come vessilli e catalizzatori dell’identità nazionale nell’epoca del sorgere degli Stati nazionali o dei movimenti per l’indipendenza ottocenteschi.

Testimoni del fatto che l’Europa è molteplice, nel segno delle identità e delle autonomie che la compongono da sempre, ma anche una, quanto ai fondamenti culturali della sua civiltà, i settanta santi patroni dei diversi popoli europei hanno ispirato nei secoli le migliori espressioni delle arti, della liturgia, della mistica e della religiosità popolare: è a tutto ciò che la mostra di Palazzo Venezia vuole rendere omaggio, invitando a scoprire con eleganti accenni – opere scelte per indicare percorsi di agiografia, storia sociale e politica, evoluzione della vita religiosa – un patrimonio ricchissimo.

Questa novella Legenda Aurea, sontuosamente illustrata nella mostra romana, consentirà di cogliere in controluce sulla mappa dell’Occidente la filigrana del rapporto tra Chiesa e comunità politica: un rapporto decisivo e complesso per spiegare da dove provengano all’Europa molte delle sue conquiste e delle sue grandezze.

In ultima analisi, questa esposizione si propone di affrontare e dare un contributo per sciogliere i più delicati nodi del dibattito culturale contemporaneo – le questioni delle identità, della laicità, delle civiltà e delle religioni – non con la fatica di ragionamenti serrati ma con il fascino del bello, attraverso cui intuire le soluzioni incarnate nella vita dei più santi degli europei e dei più europei dei santi.

Originata dalla chiara ispirazione religiosa del suo curatore, la mostra può essere fruita anche con un’ottica laica, come esercizio per l’approfondimento e lo studio delle radici storiche e culturali dell’Europa e delle società di molti Paesi europei.

La rassegna a Palazzo Venezia comprende capolavori dei massimi geni dell’arte di tutti i tempi: dalle Stigmate di San Francesco del van Eyck della Galleria Sabauda di Torino, al Martirio di San Pietro di Guercino dalla Galleria Estense, dal San Giovanni Battista di Caravaggio dalla Galleria Corsini, al San Luigi IX di El Greco dal Louvre, da L’Imperatore Teodosio e Sant’Ambrogio alla Cattedrale di Milano di van Dyck dalla National Gallery di Londra al San Giorgio del Mantegna o al San Giovanni Battista di Tiziano, entrambi in prestito dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal San Giacomo vittorioso di Tiepolo da Budapest all’Immacolata Concezione del Murillo dal Prado di Madrid.

Una collezione di tesori assoluti, raccolti dal filo conduttore dell’intreccio fra potere, religione e arte.


vienna

Dieci manifestazioni a Vienna

Dieci eventi caratterizzeranno a Vienna, da domani, 15 ottobre al 25, la IX Settimana della lingua italiana nel mondo, una iniziativa promossa dall’Accademia della Crusca e dal Ministero degli Affari Esteri che ha per tema “La lingua italiana tra arte scienza e tecnologia” e che si tiene nei 90 Istituti Italiani di Cultura sparsi per il mondo, nelle Ambasciate, nei Consolati, nelle sedi della Dante Alighieri, inserita quest’anno nel quadro delle celebrazioni del “2009 Anno Europeo della creatività e dell’innovazione”, indetto dalla Commissione Europea.

Il primo evento si terrà domani, 15 ottobre, alle ore 19.00, presso la Sala Grande dell’Istituto Italiano di Cultura, e sarà dedicato al linguaggio dell’arte e del teatro.

Dopo il successo del “Festival Europeo della Poesia”, che ha visto la partecipazione di 20 poeti di 14 paesi, l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna presenta un altro progetto Europeo che coinvolge questa volta 27 giovani drammaturghi di tutti i Paesi dell’Unione Europea e 27 giovani scenografi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e del Ministero austriaco degli Affari Europei ed Internazionali, si inaugurerà infatti una mostra di bozzetti di scenografie di 27 atti unici pubblicati nell’antologia “L’Europa sulla scena” curata da Dante Marianacci e Joseph Farrell e pubblicato dalla Fondazione Salvatore Quasimodo. I 60 bozzetti che verranno esposti nella Sala Grande dell’Istituto, sono stati realizzati dagli allievi della cattedra di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Roma, diretta dal Prof. Nicola Giuseppe Smerilli, già noto al pubblico austriaco per alcune sue importanti mostre fotografiche, come “Odisseo nel vento” e “Volti e cammini d’Italia”.

Nel corso della serata, a cui saranno tra l’altro presenti S.E. l’Ambasciatore d’Italia, Massimo Spinetti, la Dott.ssa Claudia Rochel Laurel, Capo dipartimento della sezione culturale del Mininistero austriaco degli affari europei ed internazionali, il Prof. Nicola Giuseppe Smerilli, l’attore Gianfranco Licandro, un italiano trapiantato a Vienna da qualche decennio, leggerà, in italiano e in tedesco, l’atto unico dell’autrice austriaca Gerhild Steinbuch, che sarà presente alla manifestazione insieme ad una nutrita rappresentanza di allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. L’evento rappresenta un felice incontro di giovani attraverso le lingue, l’arte e il teatro, e si inserisce in un ampio progetto di valorizzazione di nuovi talenti europei che l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna sta sviluppando, anche, tra l’altro, con “I lunedì musicali italiani”.

Venerdì, 16 ottobre, alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di premiazione del concorso di pittura “Artisti e Scienziati d’Italia”, organizzato dall’Istituto con la collaborazione dell’Enit di Vienna, diretta da Gaetano Manzo, del Ministero Austriaco dell’Istruzione e riservato a tutti gli allievi delle scuole primarie e secondarie austriache in cui si insegna la lingua italiana.

Nel corso della manifestazione, a cui parteciperanno centinaia di studenti insegnanti e genitori, verrà inaugurata la mostra “Artisti e Scienziati d’Italia” e verranno consegnati, dal direttore dell’Enit di Vienna, Dott. Gaetano Manzo, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, premi agli autori dei cento disegni selzionati per la mostra. Al primo classificato verrà assegnato un viaggio premio di quattro giorni in una città italiana. La mostra, che resterà aperta in Istituto per un paio di settimane, diventerà poi itinerante e verrà ospitata in tutte le scuole che ne faranno richiesta.

Lunedì, 19 ottobre, nella Sala Dante dell’Istituto, con inizio alle ore 10.30 si terrà il convegno internazionale “Arte e scienza nella letteratura italiana del Novecento”, Aprirà i lavori il Pof. Giorgio Patrizi, dell’Università del Molise, che terrà la relazione introduttiva sulla presenza dell’arte e della scienza negli autori più rappresentativi del nostro Novecento letterario. Seguirà Margit Luckaci, dell’Università Cattolica di Budapest, che affronterá il tema “Arte e scienza in Pirandello”; Donato Sciacovelli, del Polo Universitariodi Szombathely, tratterà di “Scienza e fantascienza:modi e ragioni dell’invenzione fantastica in Calvino e Benni”; “Guido Gozzano e il ruolo del poeta nella nuova società capitalistica” sarà il tema della relazione di Rina Gambini, presidente del Centro Culturale Il Porticciolo;

Dagmar Reichardt, dell’Università di Groningen, parlerà di “Giuseppe Bonaviri e le scienze in versi e in prosa”; “Il letterato e il chimico:problemi di stile in Primo Levi”, sarà il tema della relazione di Joseph Farrell, della Stathclyde University di Glasgow; Renate Lunzer, dell’Università di Vienna, terrà un intervento su “L’uomo moltiplicato dalle parti incambiabili – Le utopie tecniciste di Marinetti”. Sarà poi la volta di Andrea Casoli, dirigente editoriale, che parlerà “Il quadro incompiuto: autoritratto di Arturo Loria come pittore”; “Carlo Emilio Gadda, l’ingegnere giallista”, sarà il tema della relazione di Alfred Noe, dell’Università di Vienna. La giornata del 19 si concluderà con un ricco concerto del cantante d’opera Martino Hammerle Bortolotti, accompagnato al pianoforte da Sarka Králová, che eseguirà tra l’altro arie di Rossini, Mozart eVerdi.
La sera del 20, alle ore 19.00, il Prof. Joseph Farrell, terrà una commemorazione di Leonardo Sciascia nel ventennale della morte, a cui farà seguito la proiezione del film di Gianni Amelio “Porte aperte”, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore siciliano.

Il giorno 21, alle ore 19.00, si terrà un concerto cameristico organizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tostiano, con la partecipazione di Alberto Mammarella, Roberto Rupo, Alba Riccioni e Paolo Speca, che eseguiranno famose arie di Francesco Paolo Tosti e di Franz Schubert.

Tre saranno infine gli eventi che caratterizzeranno la serata di giovedì, 22 ottobre, con inizio alle ore 19.00: l’inugurazione della mostra “Guglielmo Marconi, il pioniere delle radiocomunicazioni, Premio Nobel per la fisica 1909”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi e la Regione Emilia Romagna, alla quale farà seguito una conferenza del Prof. Carlo Barbieri sul “Codice Atlantico di Leonardo”, uno dei documenti più importanti per comprendere lo straordinario mondo leonardesco. Presso la galleria Area 53 di Vienna, verrà infine inaugurata la mostra “Passo carrabile” degli artisti italiani Fabrizio Bellanca, Marco Besana, Filippo Borella, Andrea Borgonovo, Marco Brenna, Enrico Cazzaniga, Matteo Galvano e Simona Muzzeddu. La mostra poi, arricchita anche delle pittoriche di Antonio Marinelli, dal 16 dicembre al 7 gennaio 2010 verrà ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura.


norvegia

Giornate italonorvegesi a Sandrigo nel Vicentino

Dal 24 al 27 settembre si sono svolte nelle piazze di Sandrigo, ridente cittadina del Vicentino, le “Giornate Italo Norvegesi – Festa del Baccalà”, una manifestazione con degustazioni, stand gastronomici, spettacoli e mostre.
Ogni anno, a settembre, nella piazza principale della cittadina si allestisce uno stand gastronomico nel quale cuochi volontari preparano bacalà alla vicentina, secondo l’antica ricetta.
Il pesce proviene da Røst, una cittadina norvegese situata nelle isole Lofoten con cui il Comune di Sandrigo si è ufficialmente gemellato nel 2001. Un’isola delle Lofoten è stata chiamata Sandrigøya, cioè isola di Sandrigo, mentre una piazza di Sandrigo è stata dedicata a Røst.

Furono gli abitanti di Røst a dare ospitalità nel gennaio 1432 al mercante e navigatore veneziano Pietro Querini ed ai sedici marinai sopravvissuti al terribile naufragio del veliero con il quale trasportavano mercanzie. Gli abitanti delle isole Lofoten da allora hanno sempre nutrito una grande riconoscenza verso Pietro Querini, soprattutto per essere stato il primo a portare lo stoccafisso in Italia.
La popolazione dell’isola di Røst, che i veneziani chiamarono Rustene, era dedita alla pesca e all’essiccazione del merluzzo. I veneziani rimasero circa quattro mesi nell’isola, e Querini scrisse una dettagliata relazione per il Senato, oggi conservata nella Biblioteca Apostolica Vaticana:
« Per tre mesi all’anno, cioè dal giugno al settembre, non vi tramonta il sole, e nei mesi opposti è quasi sempre notte. Dal 20 novembre al 20 febbraio la notte è continua, durando ventuna ora, sebbene resti sempre visibile la luna; dal 20 maggio al 20 agosto invece si vede sempre il sole o almeno il suo bagliore…gli isolani, un centinaio di pescatori, si dimostrano molto benevoli et servitiali, desiderosi di compiacere più per amore che per sperar alcun servitio o dono all’incontro…vivevano in una dozzina di case rotonde, con aperture circolari in alto, che coprono con pelli di pesce; loro unica risorsa è il pesce che portano a vendere a Bergen. (…) Prendono fra l’anno innumerabili quantità di pesci, e solamente di due specie: l’una, ch’è in maggior anzi incomparabil quantità, sono chiamati stocfisi; l’altra sono passare, ma di mirabile grandezza, dico di peso di libre dugento a grosso l’una. I stocfisi seccano al vento e al sole senza sale, e perché sono pesci di poca umidità grassa, diventano duri come legno. Quando si vogliono mangiare li battono col roverso della mannara, che gli fa diventar sfilati come nervi, poi compongono butiro e specie per darli sapore: ed è grande e inestimabil mercanzia per quel mare d’Alemagna. Le passare, per esser grandissime, partite in pezzi le salano, e cosí sono buone (…). » (P. Querini)

Nella mattinata di domenica 27 settembre nella centrale Piazza Matteotti di Sandrigo ha avuto luogo la cerimonia di investitura dei nuovi confratelli della Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina, un sodalizio che fu fondato nel 1987 dall’avvocato Michele Benetazzo e che annovera tra i suoi confratelli anche Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia.

All’appuntamento di quest’anno era presente una delegazione di circa 80 norvegesi, tra cui una trentina di produttori di stoccafisso, guidata dal sindaco di Røst, Arnfinn Ellingsen, e dal diplomatico norvegese Petter Johannessen, protagonista della Spedizione Oltre e pronipote del grande esploratore norvegese Roald Amundsen.

A testimoniare l’alta importanza che l’annuale Festa del Baccalà rappresenta per lo scambio culturale tra Italia e Norvegia a Sandrigo c’era anche il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, Dott. Sergio Scapin, che ha potuto incontrare oltre al sindaco di Røst anche il Provveditore agli Studi di Røst, Sig.ra Tove Andreassen, con la quale ha gettato le basi per una futura collaborazione per la promozione della lingua e cultura italiana, e numerosi altri componenti della delegazione norvegese nonché lo storico e scrittore vicentino Otello Fabris, che sta lavorando ad una pubblicazione sulla storia del baccalà tra le Isole Lofoten e il Vicentino.

In occasione della cerimonia è stato presentato il nuovo libro di Andrea Cera “Ultimo viaggio a Rostene” (Edizioni Del Noce), romanzo storico su una spedizione da Venezia alle isole Lofoten alla ricerca dell’ambra grigia e del fantasma di un marinaio disperso nel “Mar d’Alemagna” attraverso l’Europa del XV secolo, sul finire della Guerra dei Cent’anni …

Alcune foto della cerimonia ufficiale delle giornate italo norvegesi a Sandrigo, 27 settembre 2009: http://www.iicoslo.com/Sandrigo/