La provincia di Alessandria insieme al Governo hanno candidato Langhe, Roero e Monferrato per diventare patrimonio dell’UNESCO. La Commissione nazionale italiana per l’UNESCO ha espresso parere favorevole sul dossier di candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.
Il Presidente ed il Vice Presidente della Regione si sono mostrati molto soddisfatti per il parere favorevole, dato che permette il proseguimento del cammino del dossier, che era già stato rivisto dalla società SITI sulla base delle osservazioni fatte nei mesi scorsi dall’Icomos e diventate in seguito proprie dell’UNESCO.
Entro il 31 gennaio il dossier verrà inviato a Parigi per poi essere analizzato dal Comitato internazionale UNESCO. Il territorio delle Langhe, Roero e Monferrato è unico per diversi motivi. Il valore di questi paesaggi piemontesi è del tutto eccezionale considerando modalità di impianto dei filari, metodi di coltivazione, tecniche di produzione vitivinicola e particolarità dei borghi e degli insediamenti che si sono succeduti storicamente in territori ove la vite e il vino improntano in modo sostanziale l’economia locale.
Il Presidente provinciale della Cia di Alessandria ha così commentato la candidatura: “Questa candidatura non è solo un riconoscimento a un paesaggio rurale inimitabile, ma anche all’agricoltura che rappresenta un importante spaccato ricco di tradizioni e di storia fatta di persone sempre più impegnate per la qualità e la tipicità di prodotti, e in particolare ad una vitivinicoltura fortemente legata al territorio”.
Il Ministro delle politiche agricole Mario Catania dopo la decisione presa dalla Commissione nazionale UNESCO ha dichiarato: “È la prima volta che il governo italiano candida un paesaggio rurale alla prestigiosa Lista dei beni patrimonio dell’umanità. La scelta di oggi è un’ulteriore riprova dell’attenzione dell’esecutivo per i temi dell’agricoltura».