L’ambasciatore Sessa al Forum italo-cinese di Canton: “Insieme per vincere la sfida ambientale”
CANTON – “La sfida ambientale oggi non può essere affrontata e vinta da soli. Italia e Cina vogliono essere un esempio di come insieme si possa vincere questa sfida”.
Lo ha affermato l’Ambasciatore italiano in Cina, Riccardo Sessa, intervenendo al Forum italo-cinese sull’ambiente organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dalla Associazione Industriale per la Protezione dell’Ambiente di Canton (oggi chiamata Guangzhou) con la partecipazione di circa 80 imprese dei due Paesi.
Da parte italiana erano presenti numerose aziende, alcune da anni presenti sul mercato cinese e altre entrate di recente, tra le quali Fiat, Piaggio, Pirelli Eco Technology, Eni, iGuzzini, Magneti Marelli, Enel, Vibram, Ariston, Industrie Bitossi, Conceria Dal Maso, Marcopolo Environmental Group e altre, nonché alcuni studi di architettura.Il Forum è stato seguito dalle autorità della Provincia del Guangdon, della quale Canton è la capitale, che hanno mostrato particolare interesse per l’offerta tecnologica e industriale italiana in un settore così importante per lo sviluppo della Cina.
Negli incontri che l’Ambasciatore ha poi avuto con i rappresentanti della Provincia del Guangdong e della Municipalità di Canton sono state approfondite alcune ipotesi di collaborazione anche nella prospettiva dei Giochi Asiatici che si svolgeranno a Canton nel 2010, ai quali le imprese italiane presenti in Cina auspicano di poter contribuire come già avvenuto per le Olimpiadi e Paraolimpiadi di Pechino del 2008.
Il Forum di Canton si inserisce nella vasta azione che l’Italia sta portando avanti da anni con la Cina, attraverso un programma di collaborazione ambientale avviato ormai circa 8 anni fa dal Ministero italiano dell’Ambiente e che è stato rilanciato in occasione della recente visita a Pechino del Ministro Prestigiacomo. “La collaborazione che abbiamo oggi con la Cina in materia ambientale – ha sottolineato l’Ambasciatore Sessa – è uno dei fiori all’occhiello del rapporto che abbiamo sviluppato con la Cina e dobbiamo essere orgogliosi del contributo etico, tecnologico e industriale delle imprese italiane al nuovo modello di sviluppo della Cina”. (Inform)