Farnesina: quali sono i paesi a rischio del 2019

Come tutti gli anni, anche per il 2019 la Farnesina ha predisposto un elenco di paesi “a rischio”, così da avvertire in modo preventivo i turisti italiani che decidono di visitare determinati Paesi del mondo.

I rischi identificati dalla Farnesina possono essere vari e vanno dall’instabilità politica alle emergenze sanitarie, ai rischi dal punto di vista meteorologico.

Nell’epoca attuale, infatti, ogni viaggio deve essere ponderato con attenzione, prendendo in considerazione i rischi a cui si va incontro in ogni determinato Paese.

Le destinazioni più gettonate dagli italiani e più a rischio 

In particolare, ci sono delle destinazioni che attualmente generano un clima generico di ansia, nonostante siano per eccellenza delle mete molto gettonate tra i turisti italiani.

Tra queste figura senza dubbio la capitale francese Parigi, che negli ultimi anni è stata la più toccata dai vari attentati terroristici, anche se ovviamente non è possibile prevederli anticipatamente, così come le varie manifestazioni dei gilet gialli. Altro paese da considerarsi a rischio è Israele, meta amata dagli italiani ma al contempo “calda”: nonostante sia uno dei paesi più avanzati dal punto di vista della sicurezza, che è stata messa a punto nel corso degli ultimi anni, si consiglia di evitare zone particolarmente pericolose come la striscia di Gaza.

Per quanto riguarda invece le due città principali, ovvero Tel Aviv e Gerusalemme, queste sono considerate abbastanza sicure per i turisti, anche se è comunque consigliato fare attenzione.

Due destinazioni che generano sensazioni di ansia tra i turisti sono poi la Tunisia e il Marocco: la Tunisia, in particolare, negli ultimi tempi è stata soggetta ad attacchi terroristici ai danni dei turisti, oltre a vivere nel presente una forte instabilità interna che ha portato anche ad un maggiore tasso di criminalità, soprattutto nelle zone più degradate del Paese.

Il Marocco, invece, viene considerato leggermente più sicuro per i viaggiatori, soprattutto se si prediligono i classici itinerari turistici, quali Marrakech e Fez, anche se trattandosi di atti terroristici ovviamente non possono essere previsti quindi è meglio procedere con cautela. Altra destinazione a cui prestare attenzione è la Turchia e in particolare la capitale Istanbul, luogo in cui sono i viaggiatori occidentali ad essere più a rischio per quanto riguarda gli attacchi terroristici.

Paesi a rischio dal punto di vista meteorologico

Tra i vari rischi da considerare prima di effettuare un viaggio, ci sono anche quelli metereologici.

Un paese particolarmente affetto da questo tipo di rischi è l’Indonesia, dove di recente si è verificato un disastroso tsunami (connesso all’attività del vulcano Krakatoa), che ha distrutto buona parte delle spiagge.

Paesi caratterizzati da instabilità politica ed elevata criminalità

Altri rischi da considerare prima di effettuare un viaggio in un Paese straniero sono connessi all’instabilità politica.

Tali rischi si possono riscontrare in paesi quali la Giamaica, la Bolivia, il Perù, il Venezuela, lo Sri Lanka, la Papua Nuova Guinea e la Repubblica Popolare del Congo. In Perù, in Venezuela e in Papua Nuova Guinea, in particolare, non è inusuale il fenomeno dei sequestri lampo a danno soprattutto di turisti stranieri, soprattutto nelle aree rurali.

In altri Paesi, come per esempio nello Sri Lanka e nella Repubblica Democratica del Congo, la criminalità è strettamente connessa all’elevata instabilità politica, motivo per cui è meglio evitare manifestazioni e assembramenti.

Paesi soggetti ad attacchi terroristici

Uno dei rischi che oggigiorno mette più timore nei viaggiatori sono gli attacchi terroristici; delle zone particolarmente soggette a questi rischio sono l’Egitto, le Filippine e il Burkina Faso.

Per questi motivi, prima di addentrarsi in questi Paesi, è meglio conoscere gli eventuali rischi che si possono correre e procedere con cautela, seguendo le direttive e i consigli della Farnesina.

Il Burkina Faso, in particolare, viene del tutto sconsigliato ai viaggiatori italiani proprio per gli elevati rischi dovuti all’instabilità generale politica ed economica del Paese, resa ulteriormente pericolosa dagli atti terroristici; di conseguenza, se si decide di recarsi in questo Paese è necessario effettuare una segnalazione all’Ambasciata italiana e al Consolato Onorario.


Emanuela Claudia Del Re

Emanuela Claudia Del Re: biografia del viceministro degli affari esteri

La carriera accademica

Prima di iniziare la sua carriera politica, Emanuela Del Re ha svolto a lungo la professione di ricercatrice e di professoressa associata all’Università telematica internazionale “UniNettuno”. Ha iniziato il lavoro nella ricerca presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e all’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha condotto un insegnamento su cittadinanza e governance europea finanziato dalla Commissione Europea.

I suoi ambiti di studio sono la sociologia e la politica internazionale.

Del Re ha approfondito in modo particolare i temi delle migrazioni e dei rifugiati, i conflitti, le minoranze e le religioni. Insieme a Claudio Paravati, direttore della rivista Confronti, ha ideato e organizzato il Festival “Mondoreligioni – Incontriamo le religioni del mondo”: nel 2017 era infatti coordinatrice nazionale della Sezione di Sociologia della Religione dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS).

Il festival aveva il sostegno della cooperativa “COM Nuovi Tempi”, della John Cabot University e dell’organizzazione no-profit “EPOS International Mediating and Negotiating Operational Agency”, della quale Del Re è stata fondatrice.

Per quanto riguarda i conflitti, invece, già dal 1990 ha iniziato a svolgere ricerca sul campo nei Balcani e nel Caucaso, in Africa e in Medio Oriente. Dal 1994 è stata Osservatrice Elettorale Internazionale per l’UE, l’ONU, l’OSCE in missioni in Sud Africa, Bosnia, Albania, Yemen, Algeria, Ucraina, Jugoslavia, Kenya; in un’occasione è stata responsabile di redarre il rapporto finale della missione che doveva essere presentato ai governi dello Yemen e dell’Algeria.

Nel 2012 Del Re è stata responsabile di una ricerca ad Haifa, in Israele, nell’ambito della “Festa delle feste”, festival che promuove il dialogo tra arabi ed ebrei in Israele: risultato delle sue ricerche è stato il documentario “La risposta di Haifa. Un film sulla coesistenza in Israele”.

Il film-documentario del 2015 “We, the Christians of Iraq” è invece l’esito della ricerca “I cristiani in Iraq, minoranza a rischio, tra emigrazione e persecuzione”.

La viceministra si è occupata anche di Siria: si pensi al progetto di ricerca “My future – I rifugiati siriani e la ricostruzione della società civile in Siria”, che ha prodotto non solo un documentario (“My Future Syria. With and for the Syrian Refugees to rebuild the Syrian civil society”) e alcuni saggi, ma anche la formazione di 5000 rifugiati siriani.

La nomina a Viceministro

Come si intravede dalle sue numerose esperienze di ricerca, Del Re non ha mai considerato la vita accademica come qualcosa di astratto, il suo impegno è sempre stato concreto e orientato verso la cooperazione attiva.

È per questo che si è candidata con il Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 2018, indicata inizialmente come possibile Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Una volta eletta deputata, è stata nominata Viceministro per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale.

Le sue posizioni sulle migrazioni sono di grande apertura, derivano direttamente da un lungo percorso di ricerche sul campo. Ha infatti dichiarato:

“La presenza degli stranieri, il rapporto con i Paesi di origine, il ruolo delle diaspore nella capacità di trasmettere rimesse sociali e non solo rimesse economiche sono questioni da affrontare con un dialogo aperto e franco. Dobbiamo essere tutti al passo con i tempi, mantenere il ritmo della storia, che è molto incalzante e ci dice che i continenti come l’Africa avanzano e meritano tutta la nostra attenzione e il nostro investimento. Nel caso delle diaspore ci troviamo di fronte a uno strumento fondamentale di integrazione con un contributo grande di energia, capacità e – non dimentichiamolo – esperienza”.

Tra gli impegni del suo primo anno da Viceministro, si ricorda la Conferenza per la Libia tra il 12 e il 13 novembre 2018 a Palermo, i cui esiti sono stati giudicati positivi dal governo.

Il 22 febbraio la Viceministra ha presieduto la riunione preparatoria del Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo (CICS), a cui hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche che ne fanno parte.

Oggetto della discussione è stata la bozza del riferimento di base per la Cooperazione italiana allo Sviluppo, ovvero il documento triennale di programmazione ed indirizzo 2019-2021: al suo interno sono resi noti i metodi e gli obiettivi che l’Italia considera centrali nella sua collaborazione con gli organismi europei e internazionali e con le istituzioni finanziarie multilaterali; un altro aspetto da definire sono state le priorità dal punto di vista geografico e settoriale, nonché i criteri con cui intervenire.

Alla bozza nel suo complesso hanno discusso e lavorato le amministrazioni pubbliche, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, la Cassa Depositi e Prestiti ed altri esponenti della società civile che fanno parte del Sistema italiano della Cooperazione allo Sviluppo.
Negli stessi giorni Del Re ha incontrato Alice Albright, amministratore delegato della “Global Partnership for Education” (GPE).

In questa occasione è stato possibile mettere a fuoco possibili vie di collaborazione in Africa, continente che la Viceministra considera da sempre ricco di opportunità e che vuole continuare a valorizzare sia dal lato strategico-politico che da quello culturale.

Non è nuova la collaborazione con il GPE: basti pensare che l’Italia nel 2002 è stata tra gli Stati che hanno contribuito alla sua creazione. Questo ente è il principale partenariato internazionale il cui focus è l’accesso all’istruzione nei Paesi in via di sviluppo e ne fanno parte sia gli Stati donatori che membri della società civile.

Del Re ha quindi anticipato che l’impegno dell’Italia in materia di istruzione sarà tra le priorità del G7 e ha mostrato grande interesse per possibili collaborazioni in Africa sub-sahariana, nel Corno d’Africa in modo particolare. Da parte sua, la Albright ha mostrato la volontà di lavorare con l’Italia anche ai fini della cooperazione allo sviluppo specificamente italiana, in special modo ha citato la questione dell’empowerment femminile.

Recentemente Del Re ha commentato le crisi umanitarie in Siria e in Yemen e lo ha fatto in questi termini: “sono emergenze assolute che hanno costi sociali, economici e umani altissimi. In Siria 12 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria.

In Yemen l’accesso umanitario è limitato e l’emergenza coinvolge l’80% degli Yemeniti, secondo le Nazioni Unite”.

Si è espressa con soddisfazione a seguito dell’incontro con le ONG italiane che operano su questi territori e ha manifestato l’intenzione del Ministero degli Esteri di esaminare con estrema attenzione le proposte degli operatori sul campo, che meglio di altri possono conoscere le situazioni concrete delle aree che si trovano attualmente in situazioni di conflitto.


hosting per domini

Differenza tra hosting dedicato e condiviso

Definizione e tipologie di hosting

L’hosting è una tipologia di servizio che ha la funzione di inserire una pagina web all’interno di un server, questo è un particolare tipo di macchina che fa in modo che un sito sia visibile agli utenti. 

Di solito all’interno di un hosting vi è un pannello di controllo che gli utenti possono usufruire per effettuare molteplici operazioni.
Esistono varie tipologie di hosting tra cui ricordiamo hosting gratuito, hosting a pagamento e hosting infrastrutturale.

Comunque non si descriverà queste tipologie di hosting, ma ci si soffermerà a riportare e descrivere la differenza che ci può essere tra hosting dedicato e hosting condiviso.

Differenza tra hosting dedicato e hosting condiviso

Ci sono delle differenze significative tra hosting dedicato e hosting condiviso, si cercherà di descriverne alcune.
Un hosting dedicato è un servizio che permette all’utente di avere un server dedicato esclusivamente proprio per la persona utente, senza che nessun altro lo possa condividere.

Il prezzo di questo tipo di hosting è più elevato del hosting condiviso, l’hosting dedicato si utilizza nel caso il sito ha tantissime visite, per realizzare particolari configurazioni del server ed anche per effettuare la maggioranza di progetti sulla rete.

Le risorse di questo tipo di hosting sono poi destinate ad un unico sito, la performance di un hosting dedicato è superiore di quella di un hosting condiviso. Come è stato accennato prima l’hosting condiviso riesce a sostenere un numero di traffico molto elevato ma quello che non si era ancora detto è che riesce contemporaneamente a mantenere anche una buona performance per lunghissimo tempo in maniera costante. Inoltre un hosting dedicato permette all’ utente di personalizzare il proprio server come meglio pensa.

Comunque scegliere un hosting dedicato richiede da parte dell’utente molte conoscenze sia teoriche che pratiche dal punto di vista tecnico.
Dato l’elevato costo di questo tipo di hosting si consiglia l’acquisto da parte delle grandi aziende che non hanno problemi di budget e solo per reali necessità.

Quando scegliere il condiviso (shared)

Un hosting condiviso è quando tanti siti web sono collocati all’interno dello stesso server, in poche parole quando all’interno di una macchina vi sono molteplici e diversi siti web.

Il prezzo di questa tipologia di hosting è molto meno elevato di quello del hosting dedicato, quindi l’hosting condiviso può essere la scelta più ideale per le piccole o medie imprese o anche per dei semplici negozi che solitamente hanno problemi di budget. L’hosting condiviso riesce a sostenere un numero di traffico molto limitato ai siti web, questo tipo di hosting però comunque riesce a condividere con altri siti web un numero molto elevato di risorse hardware, il sito può anche rallentarsi a causa del numeroso traffico che si viene a creare da parte degli altri utenti.

Poi vi possono essere dei rischi relativi alla sicurezza, se ad esempio il sito viene completamente hackerato, lo stesso malintenzionato può avere la possibilità di accedere all’intero del server condiviso, poi vi è anche la probabilità che il server possa essere sovraccaricato a causa della presenza di troppi siti web che ne possono compromettere il funzionamento.

Rispetto alla scelta di un hosting dedicato, lo scegliere invece un hosting condiviso non richiede particolari competenze tecniche, perché presenta un’assistenza che l’utente potrà richiedere nel momento del bisogno, infatti il controllo, la riparazione, la sicurezza, la stabilità e gli aggiornamenti devono essere effettuati solamente dal provider.

Gli utenti quindi così si possono esclusivamente concentrare sugli obiettivi che intendono raggiungere con il loro progetto di rete.
Infatti il centro app integrato permette all’utente di gestire con tutta facilità ed autonomia il proprio sito web, facendo installare all’utente con dei semplici click una serie di programmi.

Questo tipo di hosting ha comunque delle prestazioni un pò più scadenti dell’ hosting dedicato ed è anche rilevante riportare che vi sono poche libertà nella personalizzazione del server.


smartphone da assicurare

I danni coperti da una assicurazione per smartphone

Sempre più sono gli italiani, appassionati di tecnologia, che amano sfoggiare smartphone che arrivano a costare anche un intero stipendio, si pensi ad esempio all’iPhone X oppure al Samsung Galaxy S9, dei veri e propri gioiellini tascabili che però destano nei proprietari non poche preoccupazioni.

Proprio per questo nell’ultimo periodo c’è stato un vero e proprio boom delle assicurazioni che riguardano gli smartphone. Molti proprietari preferiscono pagare una somma aggiuntiva per assicurare il proprio cellulare e dormire così sonni tranquilli, piuttosto che trattare il proprio smartphone come fosse un cimelio.

Le compagnie assicuratrici

Nonostante se ne parli davvero poco, basta una ricerca su un qualsiasi motore di ricerca per prendere atto del fatto che possiamo trovare decine e decine di compagnie, tra istituti finanziari e assicurativi, che offrono la possibilità di stipulare delle assicurazioni per proteggere i nostri cellulari da danni accidentali oppure in caso di furto.

Lo smartphone, come nostro fedele compagno di vita, segue le nostre abitudini e i nostri spostamenti e come tale è esposto ad un numero elevato di pericoli, dal caso di furto o smarrimento alla classica rottura dello schermo dovuta a una caduta accidentale oppure da manuale comico con la caduta del malcapitato smartphone nel water o dimenticandolo sul tettuccio della macchina.

Insomma, la vita dello smartphone non è una vita semplice e ancora meno semplice diventa la vita dei suoi proprietari che magari hanno speso un’intero stipendio per acquistarlo. In loro soccorso vengono le nuove assicurazioni sugli smartphone, un’idea geniale che da la possibilità a tutti, dai più sbadati o distratti a quelli più attenti, di stare sereni circa il destino del propri cellulari.

Come funzionano le assicurazioni per smartphone? Per comprendere come funzionano queste assicurazioni abbiamo approfondito l’argomento su uno dei tanti portali che confronta i prezzi delle assicurazioni in questione. Come prima cosa abbiamo rilevato che possono essere assicurati smartphone il cui prezzo va da 0 a 1.500 euro.

Assicurare: sì o no?

In base ad un recente studio però gli smartphone assicurati sono quelli con un prezzo minimo di 500 euro. Ciò è comprensibile dato che per un cellulare con un costo di 50 o 100 euro non avrebbe molto senso stipulare un’assicurazione.

Le polizze assicurative per smartphone prevedono dei pacchetti ad hoc che danno la possibilità di personalizzare l’assicurazione in base alle diverse esigenze. Inoltre la copertura ha una durata di uno o di due anni, a scelta del cliente. I tipi di garanzie offerte sono le più disparate, dai danni derivanti da acqua, fuoco, cortocircuiti elettrici, ai casi di caduta o all’ipotesi di furto.

Sfruttando il portale Facile.it abbiamo calcolato il preventivo di uno smartphone Samsung del costo di 500/750 euro. L’assicurazione semplice della durata di un anno, che non comprende però la protezione contro il furto, ha un costo di 64,95 euro. Se invece all’assicurazione semplice annuale aggiungiamo la protezione contro il furto il prezzo sale a 74,95 euro.

Una differenza di soli 10 euro per godere però di una copertura completa che va dai semplici guasti all’ipotesi di furto, non è un caso infatti che la maggior parte includano questa opzione all’interno del pacchetto, proprio per godere di una copertura a 360 gradi. Se invece preferiamo optare per un’assicurazione biennale, senza protezione contro il furto il costo è di 119,95 euro, nel momento i cui aggiungiamo l’opzione di protezione contro il furto il prezzo sale a 139,95 euro.

Insomma, che l’assicurazione sia annuale o biennale, che comprenda o meno l’opzione della protezione contro il furto, rimane un dato di fatto che sono sempre più gli italiani che affidano i destini dei loro smartphone alle assicurazioni, tenendo fede alla filosofia “abbiam fatto 30 facciamo 31”.


fondoschiena di una bella ragazza

Sesso telefonico: la perversione n.1 degli italiani

I modi per potersi divertire sessualmente sono tanti, tra questi ci sono le telefonate erotiche, una perversione assai preferita dagli italiani. Fare sesso al telefono, magari a basso prezzo, è un passatempo piacevole e non richiede grosse cifre di denaro, un vantaggio da tener conto.

Esperienze telefoniche intense

I telefoni erotici esistono da tantissimi anni e nel corso degli anni anche loro hanno subito dei notevoli miglioramenti, si sono infatti appoggiati alla tecnologia facendo così aumentare la loro conoscenza ad ogni internauta interessato.

Tramite il sistema informatico infatti questi famosi 899 del piacere possono far capire bene quale possa essere l’esperienza che si andrà a vivere con le tante esperte del settore in questione. Le centraliniste che si occupano di dare momenti di intenso godimento a tutti coloro che chiamano, sanno bene come e cosa fare per far sentire la loro presenza anche non essendoci fisicamente.

La loro voce sensuale pervaderà la mente dell’ascoltatore che sarà libero di poter dire e fare qualsiasi cosa, non ci saranno censure a bloccare la conversazione. Le foto piccanti che si vedranno nei vari portali web non faranno altro che fare aumentare ancora di più l’eccitazione dei tanti curiosi che vogliono scoprire questo mondo, tante donne in intimo o nude saranno pronte a far immaginare tante situazioni sessuali molto intriganti.

Nei minuti che scorreranno si potranno immaginare scene di ogni tipo, la richiesta da parte di colui che chiama potrà essere di ogni tipo, dalla più semplice alla più stravagante, le donne che saranno dall’altra parte della cornetta sapranno bene come fare per scaldare la situazione rendendola sempre più hot. Alla fine della telefonata, la persona che ha chiamato sarà soddisfatto di quanto appena vissuto e sarà molto ritentato di riprovarla ancora, anche se non subito sarà molto probabile che tornerà ad esaudire le sue fantasie telefonicamente.

Tramite questi numeri erotici, ci saranno varie categorie che si potranno scegliere, così ognuno sarà libero di potersi indirizzare su quella di maggior gradimento e vivrà una realtà virtuale che anche solo per pochi minuti lo porterà fuori dalla realtà in cui si trova.

I vari aspetti delle telefonate erotiche

Come giusto che sia, effettuare questa tipologia di telefonate ha un costo preciso, ciò però non deve rappresentare di certo un ostacolo perché rispetto a diversi anni fa, i costi per ogni minuto di conversazione è andato abbassandosi vertiginosamente e ciò ha invogliato un grosso numero di persone a farsi avanti e decidere di telefonare.

Sia per gli scatti alla risposta che per i reali minuti di conversazione occorreranno pochi euro ed in più ci sono altri vantaggi come quello che i costi di queste telefonate non necessariamente devono finire in bolletta.

Ci sono soluzioni alternative come i pagamenti tramite ricariche che possono essere acquistate tramite diversi esercenti e da lì si va a scalare il credito senza dover lasciare per forza qualche traccia. In alternativa poi si potrà utilizzare il credito telefonico del proprio dispositivo mobile, non cambierà nulla per quanto riguarda il gestore, i costi potrebbero essere uguali o variare di pochissimi centesimi.

Questa novità sul fattore economico ovviamente ha fatto si da far aumentare l’affluenza verso questa tipologia di telefonate e ciò ha portato quindi un maggiore numero di uomini a viversi esperienze intense e gratificanti. Altre informazioni che possono poi tornare utili in merito all’argomento trattato finora, riguardano alcuni requisiti per poter dare il via alla telefonate piccanti che ci saranno, si richiederà infatti la maggiore età visto che l’argomento è quello sessuale.

Non saranno esclusi poi da queste telefonate erotiche nemmeno coloro che non risiedono in Italia, anche per loro ci sarà la sezione apposita dove potersi informare su quale sia il numero da dover chiamare per potersi divertire.

Spazio al divertimento puro.


carta con iban hype

Carta prepagata HYPE: ottima anche all’estero

La carta Hype Start di Banca Sella rappresenta uno strumento che si contraddistingue, rispetto agli altri, per una serie di caratteristiche che riescono nell’intento di rendere unico questa prepagata stessa.

Ecco i punti focali che necessitano di essere conosciuti di questo particolare mezzo di pagamento.

100% Gratuita

La carta Hype Start si appresta in modo abbastanza notevole a tutti coloro che hanno necessità di sfruttare un mezzo di pagamento elettronico.

Costi di gestione

Questo per il semplice fatto che questa prepagata è caratterizzata dall’assenza di ogni costo di gestione: sin dalla richiesta della medesima, che potrà essere effettuata presso il sito web della prepagata così come in una delle filiali di Banca Sella, la Hype Start verrà rilasciata gratuitamente al richiedente.

Imposta di bollo, costo di emissione e attivazione della carta stessa ed i costi di gestione iniziali saranno completamente assenti e questo consente di investire le prime somme di denaro a propria disposizione per effettuare il versamento sulla stessa carta.

Le commissioni

Come indicato anche da Carte Migliori, la carta HYPE prevede la totale assenza di costi per quanto riguarda i versamenti ed i prelievi che possono essere effettuati con la stessa.

È una delle rarissime carte prepagate ricaricabili totalmente gratuite!

Le commissioni saranno dunque assenti sia che venga effettuato un prelievo presso uno sportello bancario della filiale Sella, sia che questo venga effettuato presso un ATM, senza quindi particolari differenze.

Anche per quanto riguarda la ricarica da una prepagata all’altra la Hype Start rimuove i costi che vanno a caratterizzare questo genere di operazione fino al mese di marzo del 2018.

Inoltre tutta la documentazione cartacea, relativa sia alle condizioni e termini d’utilizzo che quelle riguardanti il codice Pin, verranno inviati a casa del richiedente senza che questo debba sostenere delle spese particolari, lasciando intaccato il concetto di carta completamente gratuita da richiedere.

Una carta da usare in diverse circostanze

Oltre ad essere completamente gratuita questa carta è ottima anche per il grande numero di operazioni che possono essere svolte sfruttando, appunto, questo mezzo di pagamento.

Acquisti online

Tra di essi spicca la possibilità di poter adoperare la stessa carta sia nel vasto mondo del commercio online, ovvero presso un portale e-commerce che accetta le prepagate come mezzo di pagamento, sia per quanto riguarda l’utilizzo della tessera nel mondo reale, ovvero presso gli esercenti che permettono di sfruttare i pagamenti elettronici.

Internet banking

Ogni transizione potrà poi essere attentamente verificata online o mediante l’applicazione della stessa carta: gli aggiornamenti del saldo, sia che vengano effettuati accrediti che pagamenti, verrà svolto in lassi temporali immediati, offrendo quindi una panoramica corretta della somma di denaro residua presente nella stessa carta.

A questa caratteristica si affianca anche quella relativa alla possibilità di sfruttare il sistema di sicurezza di SMS Alert, in grado di offrire una panoramica immediata relativa ai vari movimenti finanziari che hanno come protagonista la stessa carta.

Circuito MasterCard

Appartenendo al circuito Mastercard la carta prepagata della Banca Sella, ovvero Hype Start, garantisce la possibilità di effettuare pagamenti sfruttando il sistema contactless per le spese inferiori ai venticinque euro, cosa che previene l’utilizzo del codice PIN.

Pertanto anche sul fattore sicurezza la carta Hype Start riesce a garantisce la possibilità di ottenere diversi vantaggi che non devono essere sottovalutati e che riescono ad offrire la concreta possibilità di evitare delle complicazioni di ogni tipo.

Di conseguenza è possibile notare come la carta prepagata Hype Start rappresenti un prodotto sicuro si può fare affidamento e che permette ai giovani, lavoratori o studenti, ed anche agli imprenditori di svolgere una serie di operazioni senza dover fronteggiare delle particolari spese di tipo economico come commissioni ed altre.


eric trump

Il figlio di Donald: biografia di Eric Trump

Nato a Manhattan il 6 gennaio 1984, Eric Frederick Trump, terzo figlio di Donal e Ivana Trump è un uomo d’affari, filantropo e personaggio televisivo ed è, insieme al fratello Donald Jr., il responsabile di The Trump Organization.

Eric ha passato le sue estati d’infanzia presso i nonni materni nella campagna ceca vicino a Zlin, dove il nonno Milos Zelnicek, ingegnere, gli ha insegnato a cacciare e pescare; il ragazzo descrive i nonni come affettuosi, molto rigorosi e grandi sostenitori del duro lavoro, di un buon rendimento a scuola e di una vita sana. Fin dall’adolescenza ha accompagnato e seguito il padre ai meeting dell’azienda di famiglia, e solo successivamente ha trascorso le estati facendo piccoli lavoretti, come tagliare il prato, sistemare tetti, appendere lampadari, nelle proprietà del padre.

Dopo aver frequentato la Trinity School, nel 2002 si è laureato al The Hill School, un collegio preparatorio con regole di condotta e abbigliamento molto rigide, dove è rimasto a collaborare fino al 2013. Si è laureato con lode, presso l’Università di Georgetown di Washington DC, in economia e management.

Durante il suo percorso scolastico Eric ha vagliato la possibilità di intraprendere altre carriere, ma ha deciso poi di seguire le orme della nonna paterna Elizabeth, fondatrice dell’azienda dove adesso è vicepresidente e responsabile dello sviluppo e delle acquisizioni.

Il giovane uomo d’affari si è rivelato cardine chiave durante la campagna politica delle presidenziali del padre: si è infatti occupato di consulenza, raccolta fondi e sostituendo il candidato in alcuni stati durante il tour elettorale.

Nel 2007 fonda la Eric Trump Foudation, un’ente di raccolta fondi a favore dei malati terminali e i pazienti oncologici dell’ospedale St.Joude Children’s Research Hospital del Tennessee; il 30 novembre 2012 l’ente si impegna a raccogliere fondi per l’ammontare di 20 milioni di dollari nei successivi 10 anni per un nuovo progetto: il padiglione Eric Trump Foundation Surgery & ICU Center in the Kay Research and Care Center, ufficilamente aperto il 19 Fabbraio del 2015 nel complesso ospedaliero del St.Jude.

A settembre del 2013, durante l’annuale incontro tenutosi al Trump National Golf Club di Briarcliff, New York, viene comunicato che dal 2006 la fondazione ha raccolto circa 6 milioni di dollari a favore dei pazienti del St. Jude.

Il 30 dicembre 2016, Richard C. Shadyac Jr., presidente della fondazione, ha diluvgato un comunicato in cui elogiava gli sforzi e le iniziative collaterali, come la partecipazione alla matarona di New York, con cui si sono raccolti 16,3 milioni di dollari nei primi dieci anni di attività del’ente benefico.

A seguito delle elezioni presidenziali vinte dal padre Donald, Eric ha dovuto annunciare che le donazioni sarebbero state sospese a partire dal 31 Dicembre del 2016: c’era infatti il rischio che alcuni donatori potessero usare la fondazione per arrivare al nuovo Presidente americano.

Tuttavia nel giugno del 2017 Forbes ha pubblicato la notizia secondo cui la Fondazione avrebbe veicolato delle donazioni verso le aziende familiari, piuttosto che utilizzarle per i malati di cancro. Secondo Forbes più di un milione di dollari delle donazioni sono state destinate all’organizzazione dell’evento benefico di golf tenutosi al Westpool di Trump, e, secondo gli esperti da loro interpellati, le spese riportate sarebbero irragionevoli per qualsiasi torneo di un giorno solo; nonostante queste accuse, la rivista riconosce però l’importanza della fondazione, ricevendo così la disponibilità di Trump a riesaminare la questione per eliminare ogni dubbio su quest’episodio.

Le accuse di Forbes non si sono limitate ad un solo caso, ma ad altri cinquecentomila dollari donati, e destinati ai pazienti del St. Jude, che sarebbero stati veicolati verso altre attività benefiche collagate a membri della famiglia Trump, o ai loro interessi. Secondo i mandatari dell’inchiesta, questo era un chiaro modo di rigirare le norme fiscali federali che impediscono l’autodonazione. La fondazione, in un comunicato ufficiale, ha risposto che i donatori della somma in questione sono stati informati della reindirizzazione delle donazioni.

Nel giugno 2017, a seguito del polverone alzato da Forbes, l’ufficio del procuratore generale di New York ha dichairato di aver aperto un’inchiesta sulla Fondazione Eric Trump.


argentina

Alla scoperta dell’Argentina

Il Paese confina a sud – ovest con il Cile, a nord con Bolivia e Paraguay e ad est con Brasile e Uruguay (vedi cartina a lato). L’Argentina ha 4.989 km di costa sull’Oceano Atlantico. La superficie totale è di 2.780.092 kmq.

L’Argentina è una repubblica federale di tipo presidenziale.

L’economia argentina

L’agricoltura è uno dei settori chiave dell’economia argentina. Criteri di coltivazione molto moderni hanno garantito ampi surplus produttivi che alimentano consistenti flussi di esportazione.
Importante è anche l’allevamento, sia per il numero di capi, che per il potenziale d’esportazione (carni fresche e preparate, pellami e lane).

L’industria argentina è tra le più diversificate dell’America Latina. Tra le attività industriali, un posto di rilievo occupano quelle dedite allo sfruttamento delle risorse agricole e zootecniche.
Rispetto agli anni precedenti le esportazioni sono aumentate nei primi nove mesi del 1998 dovuto alla caduta dei prezzi internazionali dei principali prodotti esportati in Argentina (carne, cereali, semi, manufatti e combustibile). I prezzi di esportazione sono diminuiti del 10% mentre il volume di esportazione è aumentato del 12%.

Dal lato delle importazioni, è il settore dei beni capitali, dei pezzi di ricambio, degli accessori e dei beni intermedi, a dominare sia come dinamica sia come quota del totale delle importazioni.
Nel 1997, i principali fornitori dell’Argentina sono stati il Brasile con il 22,4%, gli Stati Uniti con il 20%, l’Italia con il 6,2%, la Germania con il 6% e la Francia con il 5%.

Nel 1997, le importazioni dall’Italia sono aumentate del 15.6% rispetto l’anno precedente, superando i 30 miliardi di dollari.

Recentemente, l’Argentina è diventata uno dei paesi ad economia più aperta, con una politica basata sulla idea di liberalizzazione del commercio internazionale. riducendo le alte tariffe ed eliminando le maggiori barriere tariffarie. L’Argentina ha fatto passi enormi verso l’eliminazione di un sistema burocratico discriminatorio.

Norme speciali esistono per il l’etichettatura di alcuni prodotti come: tessili e manifatture tessili, cappelli, guanti, scarpe, manifatture metalliche, articoli sanitari e hardware, materiale edile, vetro, mobili, prodotti per la pulizia, articoli da bazar, giocattoli, prodotti di carta e materiale per scrivere, manifatture di gomma, fertilizzanti e pompe di benzina.

L’Argentina ha eliminato tutte le restrizioni sui pagamenti per le importazioni. Inoltre, ha rimosso i controlli sui cambi esteri. Il Banco Central de la Repùblica Argentina interviene nel mercato valutario per mantenere fisso il tasso di cambio.

L’Argentina offre una vasta gamma di prodotti a prezzi competitivi, tra i quali: beni di consumo (cereali e manzo), prodotti petrolchimici, metallici.
Le capacità tecnologiche di questo paese sono le più sviluppate rispetto a quelle degli altri paesi dell’America Latina, sebbene non raggiunga i livelli dei paesi europei.


Come funziona un telefono erotico dal vivo?

Le nuove frontiere del sesso conducono tutte al palazzo dell’erotismo in cui sono racchiusi numerosi numeri 899 e le più splendide ragazze non aspettano altro che nuove persone con cui interagire e raccontare storie intriganti e passare dolci momenti con te. Non ci sono solo ragazze, è possibile infatti fare sesso telefonico anche con uomini!

Telefonare ai numeri 899 è molto facile, economico e divertente, inoltre ti consentirà di vivere storie erotiche reali in maniera disinibita con bellissime ragazze al vivo. Se hai dubbi su come funziona un telefono erotico dal vivo non disperare, è molto più semplice di quanto tu creda e inoltre può diventare davvero un bel gioco erotico nella ricerca delle ragazze più affascinanti che stuzzicano la tua fantasia e i tuoi desideri: basta telefonare per rendersi conto delle numerose opportunità offerte di vivere incontri reali e storie di sesso in modo divertente, ad un costo basso, semplicemente digitando un numero.

Vivere un’avventura erotica reale, da oggi sarà possibile con i numeri erotici 899, basterà guardare tutti gli annunci di splendide ragazze e bellissime trans eccitate, guardare le foto, e scegliere quelle che più intrigano i nostri desideri, sceglierne magari due, o una trans e una ragazza, per combinare insieme tutte le perversioni che non hai mai osato vivere e realizzarle tutte in una notte, rendendo la tua storia di sesso unica e magica, libera da tabù e inibizioni.

Dai sfogo alle tue perversioni con la linea erotica h24

Se ti stai ancora chiedendo come funziona un telefono erotico dal vivo, stai sbagliando domanda, la risposta e negli annunci ed è molto semplice e divertente: basta scegliere la ragazza che ti intriga di più, comporre il numero e vivere la tua storia di sesso passionale in modo libero e senza inibizioni. Sono sempre di più i ragazzi che fanno sesso al telefono e sono sempre di più le ragazze disponibili, da ogni nazione, per tutti i gusti, per tutte le storie più erotiche e sensuali.

Un telefono erotico dal vivo consente di conoscere tante ragazze splendide. Manuela è una ragazza italiana di soli 22 anni, ma ha già due figli ed è una teen milf pronta a vivere storie di sesso con la dolcezza di una mamma e la curiosità di una giovane ragazza in cerca di storie piccanti.

Manuela è disponibile 24 ore su 24 per raccontarti i suoi vizi e le sue perversioni segrete che fanno di lei una curiosa ragazza che non smette mai di cercare nuove esperienze e soddisfare le fantasie represse da una vita coniugale, che trovano sfogo nella realizzazione a telefono con numerosi ragazzi che la chiamano ogni giorno. È sempre più facile capire come funziona un telefono erotico dal vivo, inoltre garantisce momenti unici e storie meravigliose di sesso e perversioni a tu per tu, con le più belle ragazze disponibili. Sono sempre di più i ragazzi che scelgono di fare sesso al telefono e chiamano i numeri erotici 899, un telefono erotico dal vivo funziona in maniera molto semplice, inoltre consente di conoscere tantissime ragazze tutte belle e vogliose di vivere nuove avventure erotiche di sesso e perversioni segrete da confessare.

Per capire meglio come funziona un telefono erotico dal vivo basta digitare il numero della ragazza che più intriga la tua immaginazione e vivere la favola erotica parlando e confidandosi per ore tutti i giorni, il costo economico e la disponibilità delle ragazze ti faranno vivere una esperienza incredibile, fatta di racconti sensuali e storie reali da vivere in maniera piccante e senza inibizioni. Per capire meglio come funziona un telefono erotico basta ascoltare i propri gusti e le proprie perversioni da realizzare, dare sfogo ai desideri più segreti e parlare con le ragazze più sexy vogliose di avventure reali e storie di sesso e fantasie troppo belle per essere immaginate.

Chiama subito il telefono erotico 899, le più splendide ragazze non vedono l’ora di parlare con te e vivere intense passioni senza inibizioni e tabù, lasciando libera di volare ogni fantasia che non avevi mai avuto il coraggio di confessare. Non ci credi? Chiama subito il numero erotico 899 e scopri cosa hanno da dire queste meravigliose e dolci ragazze.


Qual’è la storia dell’Opera?

A Bologna corsi di lingua italiana per stranieri amanti del Belcanto

Come ha avuto modo di sottolineare l’ex Presidente Giorgio Napolitano in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: “Anche nel ripercorrere di recente in Quirinale, con il contributo di eminenti studiosi, il percorso della lingua italiana come fattore portante di unificazione nazionale, abbiamo sottolineato il ruolo del melodramma dell’Ottocento, quale si incarnò nei capolavori verdiani”

A Bologna, la Scuola di Lingue ARCA offre agli stranieri l’opportunità di seguire corsi specifici di lingua italiana incentrati sulla storia dell’Opera
Studiando le grandi opere liriche, si possono scoprire la cultura e la storia del nostro Paese: un docente specializzato nel repertorio operistico accompagna gli studenti stranieri in questo affascinante percorso di lezioni d’aula e di partecipazione a spettacoli lirici.

ARCA, caratterizzata da un metodo di insegnamento comunicativo, offre inoltre, vari corsi: ordinario, combinato, individuale, per studenti universitari, di italiano giuridico e commerciale, enogastronomico e di musica, oltre a numerose attività culturali, sociali e ricreative.

INFO:
ARCA – L’ITALIANO A BOLOGNA
Scuola di Lingue
www.arca-bologna.com